“VIVE, tempo infinito del verbo vivere” lo scrittore Umberto Fava presenta il suo ultimo libro martedì 7 maggio alla Famiglia Piasinteina

Umberto Fava sarà ospite della Famiglia Piasinteina (martedì 7 maggio, ore 17,30),

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19 aprile 2024

 “VIVE, tempo infinito del verbo vivere”  lo scrittore Umberto Fava  presenta il suo ultimo libro martedì 7 maggio   alla Famiglia Piasinteina
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“Molto sono rimasto curvo su queste pagine e molto della mia passione vi ho versato dentro perché ora non debba presentarlo con orgoglio all’attenzione dei lettori”: così Umberto Fava, che sarà ospite della Famiglia Piasinteina (martedì 7 maggio, ore 17,30), per la presentazione del suo libro “Vive”, sottotitolo “Tempo infinito del verbo vivere”. Libro, osserva Fava un po’ scherzosamente, “che ho impiegato molto più tempo a scrivere di quanto ne occorra a leggerlo”.

Ricordando Leopardi che raccontava che ai suoi tempi i libri si faceva più presto a scriverli che a stamparli. Al tavolo con l’autore, nella sala del sodalizio in via X Giugno 3, saranno il razdur Danilo Anelli e l’attore e regista Pino Spiaggi, una colonna della Famiglia. Non è la prima volta che la Famiglia invita Fava, e lo scrittore piacentino ricorda tutte le volte con piacere ed orgoglio. Dai tempi di Giulio Lommi, nella sede di via Scalabrini, negli anni ‘60 e ‘70, quando l’ospitò coi suoi primi lavori, la Famiglia de “La Vus del Campanòn”, il bel bimensile diretto da Corrado Sforza Fogliani, florilegio di eletta piacentinità che ha fatto epoca a Piacenza, sulle cui pagine Fava ebbe il privilegio di veder accolte tante cose sue.

Fino ad anni più vicini con Danilo Anelli con le sue più recenti opere, nella vicina sede di via San Giovanni e nell’attuale di via X Giugno.

Come nel novembre 2013, quando la Compagnia della Famiglia, direzione artistica di Francesca Chiapponi, magnificamente rappresentò “Requiem per un poeta - Metti una notte d’ottobre del 1827 a Piacenza”. O nell’aprile 2017, quando la Famiglia gli conferì l’Angil d’Or e Pino Spiaggi con gli attori della Compagnia gli offrì un intenso recital con la teatralizzazione di due suoi racconti.

O nell’ottobre 2021, quando al President fu messa in scena una lettura teatralizzata di “Me nessuno mi mette nel sacco”, ossia “La Signora non abita più qui”, a due voci, Mirella Girometti e Pino Spìaggi, ossia il coraggio di raccontare una storia controcorrente inventata con l’arbitrio trasgressivo della fantasia e della creatività. Ora sarà la volta di “Vive”, 176 pagine, grafica di Alberto Ghiadoni, copertina di Stefano Alselmi, disegno di copertina di Eleonora, stampa di Litoquick. Un libro che non è un saggio né una raccolta di riflessioni, ma è racconto, invenzione narrativa. In cui l’autore fa rivivere una folla di gente che non c'è più, piccoli e grandi, gente di cultura e gente di bottega, uomini con la tuta o con la penna, poeti, pittori, attori, preti, chi ha lavorato nei campi e chi al giornale. E Fava fa splendere i lori nomi, i loro volti, il loro valore.

“Avevo un debito da pagare con loro”, scrive Fava. “Da pagare per placare quelle ombre con uno sgorgo di ricordanze per salvarle dalla smemoratezza del tempo e della memoria”. La lettura di Vive - ha scritto Stefano Pareti su Libertà - ci accompagna nel ritrovare una folla di vecchi amici, parenti e familiari.

E ci parla di tradizioni, di donne e uomini solidali, di comunità giuste, di testimonianze da difendere. Ci restituisce colori, profumi e sapori di una terra amata dall'autore. Il quale ha ben presente che il contemporaneo è destinato a diventare storia e che nel presente rivive il passato”. Al termine, sarà offerto un aperitivo con prodotti tipici del Piacentino in collaborazione coi bravi Ruscadur.

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